Ricostruzione del seno con lembi miocutanei addominali
Sempre più spesso le donne sottoposte a resezione delle ghiandole mammarie per il cancro al seno si rivolgono a una ricostruzione naturale del seno, cioè senza protesi.
Foto prima e dopo
Introduzione
Sempre più di frequente, le donne che hanno subito un’ablazione del seno in seguito ad un cancro decidono di optare per una ricostruzione naturale, cioè senza protesi. Il vantaggio di questo intervento è quello di poter ottenere un risultato naturale e duraturo senza dover prevedere una nuova operazione a lungo termine. Inoltre, la maggior parte delle pazienti operate di mastectomia presentano dei seni a base larga quindi, morfologicamente parlando, non sono compatibili per un intervento di ricostruzione con protesi. In effetti, le protesi non sono abbastanza larghe per poter sostituire i seni. In questo caso preciso, si raccomanda quindi di utilizzare un lembo volumizzante naturale che corrisponde a quello addominale. Il lembo addominale è costituito da pelle, tessuto adiposo ed, eventualemente, dal muscolo retto addominale, che apporta un volume adeguato e notevole, con dei tessuti elastici e di una consistenza praticamente simile a quella del seno naturale. Il secondo vantaggio importante è che la paziente può beneficiare contemporaneamentedi un’addominoplastica.
utti questi elementi fanno oggi del lembo addominale il gold standard della ricostruzione del seno naturale, soprattutto per i seni a base larga, con un volume notevole (si comincia da una coppa C) e che presentino una ptosi. Fra i lembi addominali, segnaliamo i due metodi principali:
1- Il lembo peduncolato miocutaneo del retto dell’addome, che non richiede nessuna microchirurgia (TRAM)
2- Il lembo libero di retto dell’addome (Free Tram Flap) che ha il vantaggio di prelevare semplicemente la pelle e il grasso addominale, senza toccare il muscolo addominale. Si tratta della tecnica più recente che, però, richiede una microchirurgia per ricollegare i vasi sanguigni dell’addome a livello del torace o dell’ascella. Questo metodo tecnico fa parte degli interventi da noi eseguiti.
Intervento :
La chirurgia ricostruttiva del seno per lembo addominale richiede almeno 3 ore e si effettua in anestesia totale. Una volta che la paziente è in posizione supina, preleviamo il lembo addominale (una parte di pelle a forma di losanga) dall’area sotto l’ombelico. A seconda della tecnica, vi sarà o meno il prelievo di una parte del muscolo. Il chirurgo dovrà comunque sezionare anche il resto dell’addome fino alla zona toracica per poterla poi farla scendere fino la pube.
L’intervento dura almeno 3 ore ed è effettuato in anestesia totale. Durante lo stesso atto chirurgico, se la paziente presenta una spazio importante fra i muscoli retti dell’addome (diastasi), il medico correggerà questo difetto con dei punti di sutura specifici. L’intervento terminerà con il riposizionamento dell’ombelico. La paziente beneficierà quindi anche di un’addominoplastica con una cicatrice conseguente di circa 20-25 cm a livello del pube, interamente nascosta dagli indumenti intimi. Il seno sarà poi rimodellato nel modo più armonioso e simmetrico possibile, con delle cicatrici minime a questo livello.
La fase postoperatoria:
La fase post-operatoria è caratterizzata da un dolore leggero a livello dei muscoli addominali, gestibile con analgesici e antinfiammatori per via venosa. Può esistere anche un’ipoestesia cutanea per la pelle addominale sopra il pube, ma si tratta di una sensazione temporanea che sparirà nei mesi successivi l’operazione. Allo stesso modo, possono comparire degli edemi che regrediscono progressivamente in 4-6 mesi. La loro sparizione può essere accelerata portando una guaina addominale per les prime 6 settimane. Vi saranno anche degli ematomi per all’incirca 10-15 giorni. Trattandosi sempre di un intervento chirurgico, con gli inevitabili rischi di flebite alle gambe e embolia polmonare, è necessario prendere tutte le precauzioni del caso per minimizzare i rischi. Delle calze contenitive possono essere prescritte per i giorni seguenti l’operazione ed è necessario che la paziente si alzi dal letto il giorno successivo per camminare. Inoltre saranno prescritti degli anticoagulanti per 15 giorni. La paziente dovrà essere sotto osservazione per i primi giorni.