Genioplastica
Quando si parla di estetica del viso, il profilo è molto importante. Quest’ultimo è costituito da tre elementi principali que devono essere in armonia fra loro: le labbra, il naso e il mento.
Foto prima e dopo
Le anomalie a livello del mento sono relativamente frequenti. Alcuni pazienti hanno un mento sfuggente (retrogenia) o, al contratio, sporgente (prognastismo). Esistono inoltre esempi di mento lungo o corto. Infine è possibile anche avere una deviazione laterale a destra o a sinistra.
Queste anomalia si possono correggere con la posa di un impianto speciale in silicone o con gesti osteotomici spostando la parte centrale della mandibola, prima di fissare nuovamente il frammento d’osso rimosso attraverso delle placche con viti.
Genioplastica, definizione:
Si tratta di una chirurgia estetica che modifica la forma del mento con lo scopo di ristabilire un equilibrio armonioso del viso tanto di faccia che di profilo.
Sul piano estetico, di profilo abbiamo una linea verticale che parte dalla fronte, passando dal naso fino alla base del mento. Quando il mento sorpassa questa linea verticale diventa prominente (prognato); invece, quando si trova indietro rispetto a questa linea è detto “sfuggente” (retrogenia).
In effetti, la genioplastica è possibile per tutti quei pazienti che abbiano compiuto i 18 anni e che presentano un’anomalia morfologica del mento e fa riferimento a delle tecniche più o meno complesse a senconda del difetto da correggere. Inoltre presenta il vantaggio di non lasciare nessuna cicatrice.
Genioplastica, prima dell’operazione:
In fase preoperatoria, non più di 2 giorni prima si devono eseguire delle analisi del sangue complete da presentare alla consultazione con l’anestesista.
Al momento della consultazione pre-operatoria, il chirurgo estetico analizza le caratteristiche morfologiche del mento, nonché la sua relazione col naso, l’ovale del viso e del collo per scovare ogni eventuale squilibrio nel profilo facciale del paziente. In questa fase saranno fatte delle foto preoperatorie.
Si deve realizzare anche una panoramica dentale per eliminare ogni enventuale problema dell’arcata dentale che possa necessitare di un trattamento ortodontico prima della genioplastica.
Dato che il tabagismo aggrava i rischi di complicazioni postoperatorie, si raccomanda di smettere di fumare un mese prima dell’intervento e aspettare un altro mese prima di riprendere. Stessa cosa per tutte le medicine contenenti dell’aspirina, da non prendere nelle due settimane precedenti l’operazione.
Si tratta di un intervento in anestesia totale e il paziente dovrà essere a digiuno almeno 6 ore prima di entrare in sala operatoria.
Genioplastica, operazione:
Il chirurgo estetico comincia ad attaccare il mento con un’incisione a livello della mucosa boccale, di conseguenza non vi sarà nessuna cicatrice cutanea visibile.
Poi il chirurgo effettua un’osteotomia della mandibola: in pratica il mento osseo viene fratturato in maniera precisa e controllata sotto le radici dei denti per permettere lo spostamento del frammento osseo nella direzione voluta (indietro, avanzato, abbassamento, elevazione, deviazione laterale). Infine il frammento osseo è fissato con l’aiuto di viti o mini-placche.
È possibile correggere un mento sfuggente anche senza realizzare una frattura ossea ma semplicemente aggiungendo una protesi speciale in silicone, solitamente ben tollerata e con risultati sorprendenti. In effetti la protesi viene dissimulata dallo spessore di grasso e dai muscoli del mento, dando una effetto stabile e naturale.
La scelta della tecnica varia in funzione del difetto estetico da correggere, delle motivazioni del paziente nonché delle abitudini del chirurugo.
Vi è inoltre un’ultima tecnica possibile per il mento sfuggente. Si tratta di piazzare un impianto osseo o cartilaginoso (ad esempio una gobba cartilaginosa del naso precedentemente prelevata durante una rinoplastica) al posto della protesi in silicone.
Questa tecnica di trapianto osseo permette di correggere allo stesso tempo il naso e il mento (profiloplastica) senza far ricorso ad un corpo estraneo. Si tratta di conseguenza di un procedimento naturale al 100%.
Per finire, il chirurgo estetico sutura la mucosa vestibolare con dei punti reassorbibili, prima di porre un bendaggio modellante sul mento.
Bisogna sottolineare che la genioplastica è a volte associata ad una rinoplastica, una liposuzione del collo, o a un lifting cervico-facciale, per ridare delle proporzioni armoniose al viso del paziente.
Questa operazione dura fra i 30 e i 90 minuti, in anestesia totale e richiede un’ospedalizzazione di 2 giorni.
Genioplastica, cure post-operatorie:
La genioplastica è un intervento poco doloroso alla fine del quale il paziente è in grado di muovere la mascella senza problemi. È necessario portare un bendaggio modellante sotto al mento dai 5 agli 8 giorni.
La presenza di edemi e ematomi scompare nel giro di 2 settimane.
Si raccomanda una dieta semi-liquida o molle, e preferibilmente fredda, per 2 giorni. Dei risciaqui con colluttorio specifico sono necessari durante la prima settimana.
Si consiglia inoltre un riposo medico dal lavoro di 15 giorni.
Genioplastica, risultato:
È necessario un periodo da 2 a 3 mesi per apprezzare il risultato definitivo della genioplastica, tempo indicato peraltro al riassorbimento dell’edema.